È stato sgomberato oggi invece che domani, come dichiarato dalla Corte Europea, il campo rom Camping River di via Tiberina, nella parte nord di Roma. Pochi giorni dopo l’incontro tra la sindaca Raggi e il vicepremier e ministro dell’Interno Salvini, già ecco i primi risultati. Il leader della Lega si era detto pronto a supportare l’attività del comune capitolino e così è stato. Questa nuova intesa sui problemi della capitale riallacciano l’asse Lega – M5S anche se a farne le spese sono ancora dei poveri disperati.
All’alba di questa mattina le volanti della polizia di Stato hanno fatto sgomberare oltre 150 nomadi che vivevano al Camping River. In un primo momento, lo sgombero era stato bloccato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e rimandato a venerdì 27 luglio.I vertici del comune di Roma hanno invece sgomberato il campo per motivi di igienico sanitari. Rabbia tra i rom che vengono portati via con la forza assieme alle loro cose: materassi, mobili, sedie, vestiti, giocattoli etc. Accanimento del ministro Salvini, altri dicono dopo la dichiarazione di voler censire tutti i rom e i nomadi.
Tre abitanti del campo rom River avevano fatto ricorso alla Corte Europea che aveva sospeso lo sgombero. Oggi invece sono arrivate le forze dell’ordine e gli assistenti sociali a portare via le persone dal campo, nonostante ora stiano ugualmente stazionando ai cancelli dell’insediamento sotto sequestro da parte dell’autorità. Molte famiglie si sono però allontanate dal campo volontariamentementre 10 persone hanno accettato la proposta di rimpatrio nei Pesi di origine, soprattutto Romania. Nelle settimane precedenti già 14 persone avevano accettato questa proposta.
Lo sgombero era stato bloccato perché la Corte Europea di Strasburgo ritiene che il piano rom della Raggi violi i diritti umani. La Corte dice che le persone non possono essere fatte sgomberare senza che vi sia una soluzione abitativa che non divida le famiglie, data anche la forte presenza di bambini e minorenni all’interno del campo. Domani alle 12 scadono i termini e dovranno essere individuate tali soluzioni, pena la violazione dei diritti umani per il comune di Roma. Di certo, il comune ci ha provato: ha offerto un contratto di locazione regolare e un contributo per l’affitto di due anni. Il problema è che nessun affittuario si è esso disponibile ad affittare i sui immobili a nuclei famigliari ampi che comprendono persone nullatenenti e senza impiego. Per le madri con figli minorenni ci sono dei centri di accoglienza presso le associazioni e le cooperative ma non in molte non hanno accettato perché ciò vorrebbe dire dividere i nuclei famigliari.
Salvini conferma le sue intenzioni di arrivare a zero campi rom, definendo la situazione nella capitale fuori controllo. Legalità, rispetto e ordine sono le parole che il vicepremier sceglie per commentare, vai social naturalmente, le operazioni dello sgombero di oggi. Le opposizioni commentano l’accaduto come l’ennesima prova di forza di Salvini&Co. intenti a diffondere odio, umiliando i più deboli sono per racimolare voti.