Per lungo tempo il mondo della moda, e in particolare la fast fashion, ha spinto le persone a rinnovare il proprio guardaroba comprando vestiti su vestiti, senza sosta. Tuttavia, questo settore, così come moltissimi altri, negli ultimi anni sta cambiando rotta, prendendo una direzione che sia più sostenibile per il pianeta Terra.
Oltre alle tante dichiarazioni di stilisti e case di moda pronti a fare di più per l’ambiente, spuntano come funghi nuove aziende, piccole e grandi, la cui mission è quella di offrire un catalogo di vestiti realizzato con materiali riciclati o realizzati in modo ecologico.
Anche il settore dei vestiti per neonati e bambini segue questo trend verde. In questo articolo vediamo quindi come viene fabbricato questo tipo di abbigliamento e quali sono le aziende italiane e straniere che si occupano di moda ecosostenibile per i più piccoli.
Prodotti ecologici e lavorazioni sostenibili
Affinché certi vestiti possano considerarsi davvero ecologici, devono essere realizzati con materie prime specifiche e metodi di lavoro precisi.
I tessuti dei capi d’abbigliamento devono essere riciclati oppure prodotti utilizzando fibre organiche e naturali, come per esempio il cotone o il bambù.
Inoltre, è importante anche che tali tessuti vengano da una lavorazione svolta all’interno di coltivazioni biologiche. Il processo di produzione di questi vestiti deve seguire tutta una serie di norme e controlli rigorosi. I parametri tenuti sotto osservazione durante la produzione sono di diverso genere e vanno dal grado di inquinamento fino alla situazione in cui si trovano i lavoratori.
I tessuti più adatti per un abbigliamento a difesa dell’ambiente
Abbiamo citato il cotone e il bambù, ma ci sono altri tessuti ecologici adatti per un vestiario dei più piccoli a salvaguardia del pianeta.
Per esempio, si può utilizzare il lino. È un tessuto naturale e la sua coltivazione richiede molte meno risorse in confronto a quelle di altri tessuti. È adatta per la biancheria e per un abbigliamento estivo.
Oppure si può far ricorso alla canapa. Ancor più del lino, è un tessuto che richiede pochissime risorse per essere coltivato e ha un bassissimo impatto sull’ambiente.
Un altro tessuto da considerare è il cachemire vegetale, che, oltre a essere molto morbido, è anche antibatterico e protegge la pelle dai raggi ultravioletti.
In merito al già citato cotone, è bene invece fare una precisazione. Di per sé, la coltivazione classica del cotone è una delle più nocive e inquinanti, poiché può danneggiare, anche in modo irreparabile, non solo il terreno dove viene coltivato, ma anche le persone. Per questo, quando compriamo un vestito in cotone, è molto importante prima di tutto verificare che il materiale sia certificato bio.
Oltre alle materie di origine vegetali, esistono anche altre opzioni, come per esempio la lana. Dato che spesso questo materiale viene prodotto in luoghi dove gli animali vengono maltrattati, anche in questo caso è necessario controllare prima dell’acquisto che la lana venga da una lavorazione etica e sostenibile.
Inoltre, anche i vestiti realizzati in nylon, acrilico e poliestere possono avere una nuova vita attraverso il riciclo. Infatti, stanno aumentando sempre di più i capi prodotti con tessuti sintetici riciclati. Tuttavia, anche così questi vestiti sono difficili da smaltire e possono provocare dei danni alla pelle, soprattutto a quella dei neonati.
Le certificazioni verdi
Quando si parla di ecosostenibilità, bisogna stare molto attenti non solo ai materiali utilizzati dai brand, ma anche che ci siano delle prove che accertino tali lavorazioni.
Come avviene infatti per i libri o i trucchi, anche i capi d’abbigliamento hanno bisogno di certificazioni da parte di enti dedicati, visibili per esempio nelle etichette.
Nel caso del settore della moda, esistono diverse certificazioni, tra cui:
- GOTS (“Global Organic Textile Standard”): attesta che un determinato capo sia stato realizzato con l’impiego di tessuti biologici;
- Eu-Ecolabel: è un marchio europeo che garantisce una produzione che sia rispettosa dell’ambiente;
- Oeko-Tex: è un sistema di controllo che si occupa di verificare che i prodotti provenienti dal settore tessile non contengano al loro interno sostanze nocive per l’ambiente o la salute delle persone;
- Ecocert: è un marchio che viene rilasciato a quei tessuti che sono stati realizzati con materiali organici.
Perché acquistare vestiti per neonati ecosostenibili
Quello del green non è soltanto uno dei tanti trend che vanno di moda in questi anni. Avere a cuore l’ambiente significa avere a cuore anche la salute dei nostri bambini, i quali muovono i primi passi in un mondo che ha bisogno di tutto il nostro aiuto per continuare a vivere bene.
La scelta di un tipo di vestito rispetto a un altro può sembrare una cosa da poco, ma i grandi cambiamenti cominciano da piccole azioni. Se ognuno di noi contribuirà con quel che può, daremo più possibilità ai nostri bambini di vivere in un mondo più pulito e accogliente.