Novembre 22, 2024
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Torna anche nel mese di luglio nella Capitale la giornata dedicata alla cultura e in questa occasione sarà possibile partecipare ad un’opera lirica completamente gratuita: La Lupa. Lo spettacolo si terrà il 25 luglio 2018 presso l’Istituto Culturale Coreano in via Nomentana e l’accesso è libero fino ad esautimento dei posti. Un appuntamento da segnare in agenda, sia per grandi che per piccini, per riscoprire due leggende che hanno fatto la storia e che in questa occasione saranno rivisitate in chiave moderna.

L’opera lirica “Lupa” tratta due leggende: quella classica della lupa di Roma e “Gumiho” che narra la storia della volpe a nove code della cultura orientale. La trama di queste due favole va ad intrecciarsi inevitabilmente: la lupa che allattava i due gemelli si incamminerà infatti verso Oriente e vivrà quindi una storia simile a quella della volpe a nove code.

In questa opera lirica quindi le due leggende vanno ad intrecciarsi e fondersi, rappresentando simbolicamente l’unione di due culture tanto diverse quanto uguali: quella di Roma e quella dell’Estremo Oriente.

La trama dell’opera

La trama dell’opera prende le mosse dal fatto che la volpe e la lupa sono in realtà parenti lontane e la storia della lupa è infatti molto simile a quella della volpe: entrambe assumono sembianze umane.

La lupa che allatta i due gemelli Romolo e Remo decide un giorno di incamminarsi verso oriente, per fuggire dall’affetto mancato da parte della madre. Incontra così gli spiriti della montagna, ai quali esprime il proprio desiderio di diventare umana, proprio come i piccoli che aveva allattato prendendosene cura come se fossero figli suoi. Gli spiriti la accontentano ma ad un patto: una volta diventata donna, dovrà vivere con un uomo per mille giorni senza farsi scoprire. Trascorsi i mille giorni, tornerà ad assumere le sue sembianze naturali ma nessuno dovrà mai conoscere il suo segreto.

Mentre si sta trasformando in donna, la lupa incontra Charles, un uomo di buon cuore che scopre subito il suo segreto. Lei lo avverte: non dovrà raccontare a nessuno ciò che ha visto per mille giorni, altrimenti morirà. La donna va a vivere insieme a Charles (ignaro della sua vera identità) e a sue madre, ma prima che i 1000 giorni siano trascorsi i due si innamorano. L’uomo decide quindi di raccontare all’amata ciò che aveva visto nel bosco e la donna si trasforma in lupa, mentre lui sarà destinato a morire. Era il 999 giorno.

L’opera non ha un lieto fine, come non lo ha la leggenda. Rivista in chiave moderna, questa opera lirica propone degli inserti techno e risulta quindi interessante anche per un pubblico più giovane.

Si tratta di un appuntamento da non perdere, completamente gratuito per tutta la cittadinanza. Il consiglio è di arrivare un po’ prima perchè una volta che i posti saranno esauriti non sarà più possibile vedere lo spettacolo.

Ancora una volta, nella Capitale, viene proposto uno spettacolo culturale davvero bellissimo e ricco di spunti innovativi. Un modo originale per riproporre le antiche leggende che hanno fatto la storia di Roma.

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