Sono stati in tantissimi a partecipare, domenica scorsa, alla Via Pacis: seconda edizione dell’Half Maratone di Roma. Possiamo quindi registrare un altro successo della sindaca Raggi, che è intervenuta per sottolineare il suo entusiasmo per la riuscita della manifestazione dedicata alla tolleranza e all’integrazione religiose. E’ stata una giornata bellissima, di vera e propria festa, e non ci si attendeva una tale partecipazione da parte di persone provenienti da tutto il mondo. Sono stati ben più di 5.000 coloro che hanno corso per le vie della città domenica e rispetto all’edizione dell’anno scorso si è trattato di un enorme successo. Se pensiamo il fine della manifestazione, poi, non possiamo che ritenerci felici di come è andata, da tutti i punti di vista!
Un percorso simbolico
Lo stesso percorso dell’Half Maratone di Roma ha avuto una valenza simbolica fortissima. A sfilare per le vie di Roma c’erano corridori provenienti da tutto il mondo e tutti quanti sono passati davanti a dei luoghi rappresentativi, dai forti connotati interreligiosi. Così, da via della Conciliazione e dalla Basilica di San Pietro sono passati davanti alla Sinagoga, alla Moschea e alle Chiese Ortodossa e Valdese. Tutti i punti religiosi del centro della Capitale sono stati toccati, lasciando un messaggio forte di integrazione e rispetto.
Voluta dal Compidoglio e dal Pontificio Consiglio della Cultura ed organizzata dalla Fidal, l’Half Maratone di Roma si è quindi rivelata un vero e proprio successo ma non solo per il numero dei partecipanti. Soprattutto per quello che ha rappresentato in termini di convivenza e tolleranza, di integrazione e di solidarietà.
Vince la libertà: Freedom arriva per primo
E se il percorso già di suo ha avuto una valenza simbolica grandissima, lo stesso vincitore maschile della Half Maratone la dice lunga su questa meravigliosa gara. A classificarsi primo è stato Freedom, atleta eritreo che corre per LBM Sport e che ha raggiunto il traguardo in 1h12’44”. Tra le donne invece a conquistare il podio è stata l’ucraina Sofia Yaremchuk che ha impiegato solamente 1h16’23” per tagliare il traguardo.
Freedom però non è solo il nome del vincitore: significa libertà e neanche a farlo apposta rappresenta un vero e proprio simbolo di questa gara. Libertà di credere in quello che si vuole, libertà di esprimersi secondo le proprie idee, libertà di partecipare ad una gara nonostante tutto e tutti. L’unico vincolo? La tolleranza ed il rispetto, che non devono mancare mai e che si sono visti anche in questa occasione.
Una corsa speciale, in onore di Mandela
Ma c’è di più: l’Half Maratone di domenica è stata anche un’occasione d’oro per festeggiare il centenario dalla nascita di Nelson Mandela. Il leader della lotta contro l’apartheid ed il razzismo è stato quindi ricordato in questa importantissima occasione, rappresentando anche egli stesso un simbolo indimenticabile di tolleranza e amore tra i popoli.
Un altro successo della sindaca Raggi
Anche se la Raggi in questa gara ha avuto un ruolo marginale, non possiamo certo fare finta di nulla. Dobbiamo riconoscerle un successo, l’ennesimo dopo la Mic Card e le altre iniziative a stampo culturale nella Capitale. Speriamo che riesca a riscuotere i medesimi successi anche in altri settori.